giovedì 25 novembre 2010

INDIFFERENZA


Una strana malattia "l'indifferenza" avvolge ogni livello istituzionale, ogni ente, associazione culturale, ...a nessuno interessa salvaguardare la storia delle tradizioni e del lavoro a Bastia Umbra..e pensare che ci pavoneggiamo definendoci all'avanguardia e primi in ogni campo nei confronti dei nostri Paesi vicini.Da sempre la gente Bastiola si è disinteressata di quello che c'è al di fuori del proprio orticello, mi dispiace ma devo essere critico,fin da ragazzo ho cercato di conoscere il motivo di tanta indifferenza, negli anni '90 con il solo aiuto del Prof.Vetturini e di A.Cioci che ci rendeva visibili sulla stampa locale, ci siamo battuti contro tutti per salvare la Chiesina di S.Rocco che mal ridotta, stava per essere abbattuta e inglobata nella costruzione del mega edificio in Via Veneto.Ho vissuto ogni ciottolo del centro storico, ho ascoltato tutte le storie dei nostri anziani con i loro aneddoti e i loro ricordi, ho documentato con foto, tutto e tutti, nel frattempo la Sovrintendenza di Perugia che ad ogni richiesta di "salvaguardia" l'Amministrazione Comunale rispondeva sempre "non c'è niente da salvare".Per cercare di poter essere ascoltato, con alcuni volenterosi ho fondato il Comitato "SALVIAMO IL SALVABILE" ma è stata una lotta impari, ho presentato tramite "il Rubino"un'idea di recupero dell'Area del Conservicio "Lanciotto Lolli" ma i mattonari hanno demolito tutto e al posto di una degna e storica Archelogia industriale , si è costruito un gigantesco palazzone di sette piani e il risultato è sotto gli occhi di tutti.Come consigliere di opposizione ( gruppo F.I.per 10 anni ) conoscitore della nostra storia e tradizione, ho continuato a produrre proposte di salvaguardia di pezzi del nostro territorio, con interpellanze e manifestazioni culturali, con pochi interessati e molti curiosi , si è riusciti a salvaguardare l'ultimo pezzo del "Muro degli Orti" (edificato nel '500) a sud/est di via Piave, anche in questo caso solo dopo varie manifestazioni l'amministrazione ha imposto il "vincolo". La Sovrintendenza , finalmente ha messo dei vincoli su S.Angelo e un quasi vincolo sul vecchio "Mattatoio"( forte della facciata ottocentesca) inoltre ha fatto intonacare la Rocca Baglionesca, e approvato il verde con acqua del suo arredo... E il resto?...Sempre come Consigliere Comunale, ho presentato una Mozione, votata all'unanimità sulla creazione di un "MUSEO DEL LAVORO e delle Tradizioni " poi nella impossibilità di realizzarlo nel breve tempo ho spostato l'attenzione sull'arredo delle Rotatorie esistenti e in itinere, eliminare ogni forma di pubblicità e dove è possibile posizionare al centro un macchinario monumentale con storia didascalica a ricordo delle nostre fabbriche storiche, prima che l'oblio e che le nuove costruzioni faranno sparire ogni ricordo.L'INDIFFERENZA continua a regnare, basta vedere nelle progettualità del "Master Plan" che interessa la fascia di recupero e strasformazione radicale, che va da EX PIC, EX MATTATOIO, EX PETRINI, fino al prossimo EX FRANCHI ,la parola recupero e salvaguardia non viene citata in nessun progetto in approvazione, "Archeologia industriale" e storia del lavoro, nessuno ne fa menzione.In questi giorni si sta parlando dell'area FRANCHI con il Sottopasso di via Firenze, sono state presentate da privati, da Associazioni commerciali e politiche delle osservazioni, la cosa più assurda è che nessuna osservazione parla di "salvaguardia"..... nessuno pensa almeno di lasciare un segno della storia della Franchi..??.ma a nessuno gli è venuto in mente che nella zona storica delle Officine Franchi, ci sono delle strutture meccaniche stupende, che nella loro magnificenza e imponenza, prima di essere rottamate come ferrivecchi , potrebbero raccontare tanta storia ....ancora.Questo per incitare l'Amministrazione Comunale, le Associazioni e gli Enti preposti, gli imprenditori e la proprietà, a considerare con affetto e rispetto, l'opportunità di salvaguardare le nostre tradizioni culturali e del lavoro, al fine di lasciare ai nostri posteri, il segno della operosità dei nostri più importanti concittadini che hanno orgogliosamente creato la nostra Comunità. Giuliano Monacchia - (Prof. Disegno e Storia dell'Arte